Riscontri oggettivi contenuti nel testo dello studio idrogeologico e interventi urgenti da prevedere a livello di acquedotto (fonte: studio idrogeologico e serata del 19 marzo 2010 sull’acqua)
1) Su 301 l/sec di disponibilità attuale di acqua erogata dall’acquedotto di Saronno:
106 l/s, cioè il 35 % è caratterizzato, dal punto di vista idrochimico, da una buona qualità (pozzi e fonti acquifere profondi)
195 l/s, cioè il 65 % presenta una qualità scadente (tipica degli acquiferi superficiali)
2) La miscelazione in rete di acque provenienti da diversi pozzi, non è risolutiva:
- Il 30 % di acque “buone” non garantisce una sufficiente diluizione degli inquinanti
- La qualità delle acque erogate dipende dalla posizione delle utenze rispetto alla fonte. Più l’utente si trova vicino al pozzo che eroga acqua scadente, più l’acqua che gli viene erogata è di scarsa qualità.
Conclusioni dello studio
“…si può ovviare escludendo dalle captazioni potabili gli acquiferi superiori a favore di quelli profondi tramite nuovi pozzi sostitutivi o approfondamento di esistenti con esclusione degli acquiferi contaminati…”
Pozzi pubblici di Saronno
Pozzo anno Prof. m
Via Novara 2003 205
Via C. Porta 1966 115
C.na Ferrara-Miola 1966 106
Via S. Giuseppe 1969 152
Via Miola-Parini 1973 146
Via Prealpi 1983 160
Via M. del Lavoro 1 1974 100
Via M. del Lavoro 2 1966 92
Via Donati C. Ferrara 2002 200
Il pubblico acquedotto di Saronno è nelle seguenti condizioni:
7 pozzi su 10 presenti nella città di Saronno forniscono acqua con:
contaminazioni provenienti dalla superficie ( acqua scadente)
- miscelazione superficiale/profonda (acqua mista/scadente)
La miscelazione, quindi, NON è sufficiente a rendere l’acqua di Saronno a livelli di qualità accettabili.
Durante la serata si sono evidenziati i seguenti interventi urgenti ed essenziali a livello di gestione dell’acquedotto:
1) REPERIMENTO DI ACQUE PULITE
E’ necessario procedere al reperimento di acque pulite (con pozzi più profondi) per poter avere una migliore miscelazione di acqua sull’intero acquedotto.
2) OPERAZIONI URGENTI DI EMERGENZA
- Messa in sicurezza della terza falda rispetto alla seconda (se si approfonda un pozzo e non si procede a evitare che l’acqua della seconda falda (scadente e a volte al limite della potabilità) scenda e si misceli con la falda di terza, la terza falda inevitabilmente verrà contaminata.
- Messa in sicurezza delle fonti di inquinamento (varie aree dismesse sparse in TUTTO il territorio saronnese).
3) SUCCESSIVE OPERAZIONI ESSENZIALI E AUSPICABILI PER UNA GESTIONE DEL TERRITORIO SOSTENIBILE E A LUNGO TERMINE
- Bonifica delle aree inquinate, fonti di inquinamento della falda acquifera
- Pulizia delle acque di seconda falda
- Utilizzo delle acqua di seconda falda per usi meno nobili (innaffiature, sciacquoni, ecc.)
…. La vera emergenza è davvero la quantità?

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