Le Risposte

Le Risposte a Quattro Domande per l’Ambiente

Qualità della Vita e Ambiente

Negli ultimi anni il cittadino è sempre più attento alla qualità dell’ambiente in cui vive.

  1. Quali azioni pensa di adottare per favorire lo smaltimento dell’amianto degli edifici privati?
  2. Quali azioni per aumentare la percentuale di raccolta differenziata, quale ad esempio l’adozione della “tariffa puntuale”?

Le risposte di:

(clic sul nome del candidato)

[accordion clicktoclose=true tag=h4][accordion-item title=”Dario Lonardoni (Saronno Al Centro)”]

  1. Esiste una normativa in materia che faremo di tutto perché venga rispettata. In particolare la normativa concede al privato, tramite un tecnico di fiducia, l’autodeterminazione dello stato del manufatto con amianto. Chiederemo di verificare l’esattezza dell’autocertificazioni mediante controlli da parte dei tecnici comunali.
  2. Come da nostro programma, la tariffa puntuale (cioè calcolata sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti) è uno degli obiettivi che ci poniamo. Prevalentemente deve aumentare la consapevolezza del consumatore dirigendo le scelte su quei prodotti che hanno involucri più semplici e riciclabili: in tal senso il metodo coercitivo è, purtroppo per ora, il migliore (“toccando il portafogli”).Dovremo inoltre sensibilizzare la popolazione per evitare lo spreco di cibo che purtroppo riempie i cestini di rifiuti: è un proposito di giustizia e solidarietà più che ambientale in sè.

[/accordion-item][accordion-item title=”Francesco Davide Licata (Coscienza Democratica Per Saronno, Saronno Bene Comune, Partito Democratico)”]

  1. in questi 5 anni il comune è intervenuto sugli stabili comunali provvedendo alla rimozione dell’amianto dai tetti delle case ed edifici di proprietà ora rimane la partita dei privati. Esiste l’obbligo dell’analisi delle coperture in amianto da parte del proprietario al fine di valutare lo stato di ammaloramento dell’amianto, nel caso di deterioramento è prescritto l’obbligo della rimozione e smaltimento. Primo, bisogna dare una dimensione al problema, ovvero quanti mq di amianto insistono su Saronno; secondo, verificare che tutti i proprietari abbiano eseguito le verifiche; terzo, controllare le verifiche per obbligare i proprietari ad intervenire Recepire la Legge Regionale 31 luglio 2012, n. 14 L’approvazione di questa legge costituisce la premessa di nuovi provvedimenti successivi con i quali entro fine 2015 Regione Lombardia si propone di centrare l’obiettivo della bonifica e dello smaltimento amianto totale sul territorio regionale. In sintesi la legge regionale prevede:
    •  la promozione di finanziamenti agevolati per la bonifica di edifici con presenza di manufatti contenenti amianto;
    • la promozione, in collaborazione con le province, della sostituzione delle coperture in eternit o contenenti amianto con coperture dotate di pannelli solari fotovoltaici
    • la facoltà dei comuni di stipulare convenzioni con le imprese di ritiro e smaltimento dei rifiuti al fine della raccolta in sicurezza di piccoli quantitativi di rifiuti contenenti amianto
  2. Saronno è attualmente oltre il 70% di raccolta differenziata, un risultato lusinghiero, per superare il quale occorre intervenire sulla quota parte di rifiuti del sacco che finisce in discarica. A tale scopo l’ipotesi di attuare una tariffa puntuale, che preveda di commisurare la tariffa in relazione alla quantità di rifiuti prodotti misurati con precisione, sarà valutata approfonditamente con un’analisi rigorosa dei costi/benefici e della reale fattibilità per i cittadini

[/accordion-item][accordion-item title=”Pierluigi Gilli (Popolari Insieme Per Saronno, Unione Italiana, Forza Italia, Pensionati)”]

  1. Accrescere i controlli in collaborazione tra Ispettori Ambientali del Comune ed ARPA, inoltrare tempestivamente ad ARPA le segnalazioni ricevute, emettere ordinanze sindacali (o dirigenziali, a seconda dei casi ; autonome o a richiesta di ARPA) per ottenere la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, anche in modo forzoso, da parte di chi vi sia tenuto.
  2. Introdurre ulteriori possibilità di differenziazione, come per gli oli alimentari combusti prodotti dalle famiglie; promuovere la raccolta a domicilio, con cadenza opportuna, della raccolta di pile esauste e farmaci; l’adozione della “tariffa puntuale”, che è la più equa in linea di principio, potrà essere introdotta solo dopo una preventiva e massiccia campagna di sensibilizzazione, per evitare al massimo il fenomeno dei rifiuti abbandonati ovunque, purtroppo verificatosi anche in Comuni vicini.

[/accordion-item][accordion-item title=”Marco Pozzi (Sinistra Ecologia Libertà)”]

  1. Un incentivo all’azione di bonifica mediante sgravi fiscali sulla casa, nell’ambito della quota di competenza comunale.
  2. La “tariffa puntuale” può essere uno dei modi. Va anche data una più precisa e chiara informazione ai cittadini sulle modalità di differenziazione.

[/accordion-item][accordion-item title=”Alessandro Fagioli (Saronno Protagonista, Fratelli D’italia, Lega Nord Padania, Doma’ Nunch)”]

  1. Non possiamo obbligare i proprietari di edifici privati ad eliminare l’amianto. Noi siamo convinti che sia necessario incentivare il privato a smaltire l’amianto. Comuni vicini a noi come Rovello Porro hanno aperto dei bandi per società in grado di garantire particolari sconti per i privati. Vista la quantità di aree dismesse non sarà possibile risolvere il problema dello smaltimento dell’amianto solo con gli incentivi. Sarà nostra priorità quella di far monitorare costantemente lo stato dell’aria nelle zone dove vi siano o si presume possano essere presenti materiali in amianto. Con un monitoraggio attento, sarà possibile verificare dove l’amianto viene rilasciato nell’ambiente con gravi rischi per la salute, obbligando i privati ad intervenire o a pagare lo smaltimento obbligatorio in caso di pericolo per la salute pubblica.
  2. La percentuale di raccolta differenziata è già alta a Saronno, ma è possibile migliorarla ulteriormente facendo uso di cestini pubblici della pattumiera con aperture di forma differente per raccogliere materiali differenti, in modo di ridurre il rischio di errori da parte dei cittadini. E’ possibile aumentarla ulteriormente la raccolta differenziata attraverso una informazione ripetuta sulle modalità di raccolta. E’ opportuno incentivare i cittadini a svolgere un’attenta raccolta differenziata, premiandoli e abbassando la tassa rifiuti. Una tariffa puntuale è utile per premiare chi fa una buona raccolta differenziata. E’ difficilmente applicabile se non si convincono anche gli ultimi irriducibili ad evitare di usare i cestini della pattumiera pubblica per gettare via sacchetti di indifferenziata. Vogliamo evitare che qualcuno pensi di poter gettare la pattumiera in periferia, creando delle discariche abusive.

[/accordion-item][accordion-item title=”Franco Casali (Tu@ Saronno)”]

  1. Serve informare i cittadini che non ne fossero ancora consapevoli degli obblighi di rimozione e smaltimento controllato imposti dalla legge, e al di là di questi, della necessità di farlo quanto prima per rispetto dell’ambiente e della salute di tutti. La pericolosità, e quindi priorità nello smaltimento negli edifici, è rappresentata dalla friabilità dei materiali, ovvero della presenza di amianto floccato o in matrice friabile. L’amministrazione dovrà assicurare controlli più puntuali per verificare che tempi e modalità di smaltimento previsti dalla legge siano rispettati da tutti.
  2. Saronno ha raggiunto da tempo buoni valori di raccolta differenziata, sia del secco che dell’umido, anche se è doveroso cercare di migliorarli ancora attraverso sia politiche di riduzione, che di riuso dei rifiuti. Occorre focalizzarsi nuovamente sulla riduzione dei rifiuti informando i cittadini sulle modalità da utilizzare tutti i giorni per minimizzare i volumi soprattutto di quelli di più difficile smaltimento (ad es. acquistare frutta, verdura, ecc. non in confezioni con polistirolo e simili, ma sfusa e contenuta in sacchetti di carta biodegradabile). Serve aumentare la raccolta differenziata di altri materiali, ad esempio sughero (ricordo in proposito la meritoria campagna promossa dalla vostra Associazione), olio e materiali pregiati quali componenti elettroniche, magari prevedendo meccanismi premiali per chi li conferisce in piattaforma. La raccolta puntuale, in uso da tempo in diversi paesi europei, incentiva i cittadini a ridurre la quantità dei rifiuti, disincentivando la loro produzione per il costo che ne deriva al cittadino. L’attenzione alle problematiche ambientali deve essere incentivata anche attraverso un adeguato piano di informazione e formazione sia nelle scuole di tutti i livelli, che per i cittadini. Si vedano per maggiori dettagli quanto previsto dai punti RIFIUTI e AMBIENTE dell’accluso programma elettorale di Tu@Saronno.

[/accordion-item][accordion-item title=”Francesco Impari (Movimento 5 Stelle)”]

Non ha risposto

[/accordion-item][accordion-item title=”Luciano Francesco Silighini Garagnani Lambertini (L’Italia Che Verrà)”]

  1. Contatteremo i privati e li obbligheremo ad adeguarsi alla legge in materia entro un lasso di tempo altrimenti useremo tecnici pagato dal comune ed addebiteremo il costo ai proprietà delle aree bonificate.
  2. Bidoni raccolta rifiuti anche in strada e smisteremo non solo il vetro generico ma anche le varie tipologie di vetro e così con carta e altri rifiuti

[/accordion-item][/accordion]

 

Qualità dell’Acqua, Suolo e Natura

Saronno incide su 10,84 km2, ha la maggior densità di popolazione della provincia (Saronno 3.476,85 – Busto Arsizio 2.645,89 – Gallarate 2.367,10 – Varese 1.496,74 ab/Kmq, fonte: M. Reguzzoni, I numeri della Provincia di Varese, Ed. Provincia di Varese, 2008) e una delle maggiori di tutta l’Italia. Suolo e spazi Verdi sono oramai una rarità.

  1. Ritiene che il progetto del parco lineare sulla Ferrovia Dismessa ex Saronno-Seregno sia valido? In che modo intende portare avanti il progetto di acquisizione del tracciato?
  2. Pensa che il Parco Lura debba essere conservato e potenziato come area verde naturale o debba essere concepito come area da destinare a manifestazioni?
  3. Che importanza dà ai corridoi ecologici all’interno della città e ha in programma iniziative in merito alla creazione di corridoi ecologici Nord/Sud – Est/Ovest?
  4. In questi anni abbiamo assistito al processo di definizione della caratterizzazione della ex Cantoni. Ci siamo resi conto dell’importanza che l’informazione e una corretta procedura di bonifica siano fondamentali per la salute dei cittadini. Quali sono le sue proposte per garantire la trasparenza e la partecipazione ai processi di bonifica?
  5. Pensa di istituire una nuova commissione consiliare per l’acqua pubblica? Quali azioni per aumentare la qualità e la quantità dell’acqua erogata dall’acquedotto?

Le risposte di:

(clic sul nome del candidato)

[accordion clicktoclose=true tag=h4][accordion-item title=”Dario Lonardoni (Saronno Al Centro)”]

  1. Vista la carica da me ricoperta prima della pensione, conosco sia l’area interessata che i progetti. La strada più corretta, sia che si parli di acquisizione piuttosto che di comodato d’uso gratuito, è quella che abbiamo proposto nel nostro programma come di sussidiarietà: il privato e il pubblico devono trovare un accordo altrimenti il parco lineare non sarà mai completato.
  2. Il Parco Lura è una vasta area costituita da differenti porzioni; se si va ad intendere ‘il pratone’ crediamo possa essere attrezzato per fare da sfondo a eventi e a manifestazioni di comunità, promuovendo così l’abbinamento tra ciò che è “bello” e ciò che promuove comunità.
  3. E’ indubbio come il grado di antropizzazione del suolo saronnese sia elevato: tornare indietro è impossibile. Un corridoio ecologico Nord-Sud, vista la compromissione pressochè irrecuperabile del corso del Torrente Lura nella zona centrale della città, potrebbe essere realizzato solo affiancandolo ad una rete ciclabile di collegamento fra le varie zone verdi della città: noi pensiamo ad un collegamento che vada dal Parco del Lura a quello che sarà il grande parco delle aree dismesse fronteggiante via Milano.
    Per quanto riguarda il corridoio Est-Ovest, oltre al parco lineare sulla Saronno-Seregno, ipotizziamo anche un collegamento a Nord fra il Parco Lura ed il Parco delle Groane.
  4. Sono le stesse proposte che avanziamo in termini di trasparenza e partecipazione in generale: rendendo più presente l’amministrazione sui mezzi (peraltro gratuiti) che la tecnologia ci offre. Tutto senza dimenticare che la partecipazione è anche necessariamente mobilitazione fisica: va dunque incentivata. Non sarà un percorso semplice, ma va affrontato.
  5. Credo sia indispensabile procedere ad una analisi della situazione dell’acquedotto il più puntuale possibile: riteniamo ci siano perdite non più ammissibili anche alla luce di quello che potrebbe essere l’inquinamento derivante dal contatto tra il terreno e l’acqua stessa. Confidiamo nella bontà delle commissioni che dovrebbero però svolgere un ruolo preventivamente consuntivo e non solo di facciata come purtroppo nell’ultima amministrazione.

[/accordion-item][accordion-item title=”Francesco Davide Licata (Coscienza Democratica Per Saronno, Saronno Bene Comune, Partito Democratico)”]

  1. Il progetto è senz’altro condivisibile, garantirebbe un accesso protetto per le biciclette fino in centro città. Qualche mese fa è stata firmata una convenzione tra i sindaci di Saronno, Ceriano e Solaro relativamente a questo progetto. Molto bella l’idea, molto difficile ottenere, anche di concerto con gli altri comuni, che le ferrovie Nord ‘regalino’ il loro sedime. Sarà frutto di una mediazione che coinvolgerà altre operazioni immobiliari sulle proprietà Nord.
  2. Va conservato come area verde naturale, utilizzabile anche per manifestazioni a “impatto zero” le cui eventuali strutture siano completamente rimovibili. Il parco può ospitare anche delle manifestazioni perché ben si presta, come spazi, a questo scopo. Chiaramente che non siano in contrasto e che non deturpino il luogo che ha come prima destinazione quello di area verde naturale. La destinazione/funzione principale del Parco Lura, vero polmone verde di Saronno, dovrà prevedere aree del Parco messe a disposizione per attività di impiego anche produttivo agricolo. Dovrà essere prevista la rinaturalizzazione delle sponde del torrente Lura per renderle il più possibile fruibili. La Cascina Paiosa verrà recuperata dallo stato di abbandono e trasformata nella porta d’ingresso al Parco, base per molteplici attività sociali, ricreative, sportive.
  3. Poniamo grande attenzione per i corridoi ecologici e più in generale per il sistema dei collegamenti est-ovest tra i parchi naturali (Lura e Groane) e nord-sud (Lura Saronno e Lura Caronno), nonché con l’agro saronnese a nord e la Cascina Colombara a sud; queste vie di collegamento continuano e completano tutto l’impianto dei collegamenti con i grandi Parchi Urbani in divenire (ex aree dismesse) e i Giardini Pubblici in centro città. Serve implementare percorsi ciclopedonali sicuri per incentivare la mobilità dolce in città e l’utilizzo degli ambienti naturali da parte di tutte le categorie di utenti. Nella progettazione della rete di collegamenti, possiamo assegnare un ruolo centrale al quartiere Cassina Ferrara che, per posizione e predisposizione, può diventare un luogo attrattivo per attività sportive, naturalistiche, coltivazioni biodinamiche, organizzazione di eventi, non solo per Saronno, ma per tutto il comprensorio dei centri limitrofi collegati.
  4. Il tema della bonifica delle aree dismesse è la vera sfida futura di Saronno, sia in relazione alla protezione della salute dei cittadini che all’obiettivo di sviluppare urbanisticamente la città senza ulteriore consumo di suolo. L’estensione areale e la posizione delle aree dismesse rende prioritario lavorare su questi fronti per fare in modo che diventino un veicolo di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, in senso di restituzione di importanti spazi alla comunità. Nell’iter di bonifica delle aree dismesse il Comune assume un fondamentale ruolo di coordinamento degli Enti coinvolti e deve vigilare sull’applicazione della normativa vigente e delle migliori tecnologie applicabili. Il coinvolgimento dei cittadini è fondamentale per garantire trasparenza su tematiche di forte interesse pubblico ma è importante che l’amministrazione fornisca anche un supporto tecnico nella lettura di dati e informazioni spesso chiare solo agli addetti ai lavori. Proprio per questo si vuole organizzare periodici incontri di discussione dello stato di avanzamento degli iter di bonifica attivi, con il supporto degli esperti nelle varie tematiche, e si vuole realizzare un database su base cartografica che racchiuda tutti i dati inerenti la qualità delle acque sotterranee e dei terreni, accessibile in modo semplice da tutti i cittadini.
  5. L’acqua è un bene comune che va preservato e tutelato in quantità e qualità. È la risorsa più strategica e preziosa che abbiamo, pertanto è importante mettere in campo tutte le forze possibili per realizzare una gestione sostenibile. Sulla scia delle importanti azioni fatte dalla precedente amministrazione, abbiamo intenzione di lavorare in stretta sinergia con gli enti preposti per individuare ed eliminare le criticità che possono creare problematiche alla nostra acqua. Abbiamo intenzione di coinvolgere specialisti qualificati che possano supportare l’amministrazione nella conduzione di un team di lavoro che deve, necessariamente, includere i cittadini. Proprio per questo abbiamo inserito nella nostra squadra un esperto di idrogeologia e di tematiche legate alla bonifica di siti industriali ma riteniamo che la creazione di una nuova commissione consiliare sia un modo essenziale per garantire il giusto coinvolgimento dei cittadini nella gestione dell’acqua pubblica e per fornire un importante strumento di supporto dell’amministrazione e degli enti preposti, visto l’aiuto importante fornito sino ad ora

[/accordion-item][accordion-item title=”Pierluigi Gilli (Popolari Insieme Per Saronno, Unione Italiana, Forza Italia, Pensionati)”]

  1. Il progetto ha una sua validità intrinseca ed è ampiamente richiamato nel mio programma: costituisce un’occasione imperdibile per un collegamento verde all’interno della città. L’acquisizione del sedime abbandonato dalla ferrovia dev’essere negoziato con Trenord, nell’ambito delle trattative concernenti le grosse volumetrie di pertinenza di questa società. All’interno di un PII, la cessione gratuita di questo sedime ex ferroviario sarà considerata come prioritaria.
  2. La missione del parco del Lura è di essere il polmone verde a nord della città, in collegamento con l’ “Agro Saronnese” (Via Campo dei Fiori) e, in futuro, con il Parco delle Groane. Pertanto, la sua funzione di verde naturale dev’essere preservata; solo in eccezionali e circoscritte occasioni, con tutte le cautele possibili, si potrebbe concedere uno spazio e per tempo limitato a manifestazioni, che siano tuttavia compatibili con la natura del parco, sia come tema, sia come sostenibilità.
  3. Sono interventi di grande utilità; per l’asse est/ovest, si tratta di attuare al più presto il parco lineare sul sedime della dismessa ferrovia Saronno Seregno (cfr. risposta n. 1); per l’asse nord-sud, si deve valutare la possibilità di estendere il parco del Lura all’interno della città, per collegare il parco, da nord, con il confine con il Comune di Caronno Pertusella.
  4. Oltre ai controlli assegnati all’ARPA ed agli Uffici Comunali, si dovranno rendere pubblici i risultati delle verifiche e delle prescrizioni, sia mediante la pubblicazione integrale dei documenti sul sito web del Comune, sia tramite dibattiti pubblici, con particolare riguardo ai cittadini dei quartieri interessati
  5. Si tratta di un problema serio. Premesso che l’acqua è e deve rimanere una risorsa pubblica, non si può prescindere da un quadro normativo incerto e frammentario. La parziale abolizione delle Province influirà sulla disciplina degli ATO; il Comune di Saronno ha in più il problema della mancanza di coincidenza dei confini provinciali con quelli del bacino imbrifero del Lura. La probabile liquidazione obbligatoria delle municipalizzate “minori” (tra cui Saronno Servizi) renderà inevitabile l’affidamento della gestione del ciclo integrato a Lurambiente. In questo quadro, i singoli Comuni, di per sé, non avrebbero più alcuna competenza, mentre è ancora indefinito quale ente sarà il vero gestore, che dovrebbe provvedere alle manutenzioni ed agli investimenti (ampliamento e nuovi pozzi). Nonostante ciò, nel caso di situazioni di emergenza, il Comune – tramite il proprio gestore – si deve sentire impegnato ad intervenire tempestivamente, indipendentemente dalle regole non ancora certe.

[/accordion-item][accordion-item title=”Marco Pozzi (Sinistra Ecologia Libertà)”]

  1. Il progetto di parco lineare sulla linea ferroviaria dismessa Saronno-Seregno è un interessante e valido piano di riqualificazione ambientale, che può costituire un primo intervento di ricucitura ambientale e di ricostituzione della rete ecologica lungo la direttrice est-ovest, la più sofferente in termini di connessioni. Quindi collegamento ciclo-pedonale tra Parco Lura e Parco Groane. A mio parere non è però necessario arrivare all’acquisizione delle aree da parte di Ferrovie Nord. Questo anche perché il tracciato non riguarda solo il comune di Saronno. Piuttosto attivare con FNM una convenzione che consenta la manutenzione di tutto il percorso e porti ad incrementare la qualità ambientale della ex-linea ferroviaria, ad esempio dirottando su di essa interventi di compensazione ambientale che, come prevede la legge regionale, possono riguardare anche ambiti al di fuori dell’ambito del comune di Saronno. In questo caso si investirebbe in ambiente per compensare interventi che causano impatto in altre zone della Regione. Le aree, tramite la suddetta convenzione, potrebbero essere messe disposizione anche di interventi di compensazione effettuati da privati. In ogni caso il Comune dovrebbe detenere il controllo sugli interventi stessi.
  2. Il Parco del Lura deve essere mantenuto e potenziato nelle sue componenti naturali, che giocoforza in prossimità dei centri abitati, assumono un ruolo anche di zone utilizzabili per manifestazioni ed eventi. Nulla impedisce però che si predisponga una sorta di regolamento o protocollo per consentire lo svolgimento di manifestazioni a impatto minimo e reversibile, nell’ottica di un uso sostenibile dell’area protetta. Ed in questo senso ci muoveremo. Faccio presente che anche per altre zone di Saronno (vedi area Cantoni) si sta valutando la possibilità di inserire aree per eventi.
  3. La ricostituzione dei corridoi ecologici va incontro ad esigenze reali e riconosciute a livello tecnico e normativo. Certo, in una situazione di così elevata urbanizzazione del territorio comunale, a parte l’asse del Lura e il già citato asse est-ovest della linea ferroviaria dismessa, la vera ricostituzione di corridoi ecologici passa per le zone marginali del territorio saronnese. In ambito più strettamente urbano gli interventi devono essere di tipo micro, e basati su spazi verdi provati, interni alle abitazioni. Ho intenzione di censire e incentivare il potenziamento di tali spot verdi, mediante riduzioni mirate delle tasse comunali ai proprietari che attuino interventi in questo senso.
  4. Un costante e continuo livello di informazione, da attuare attraverso uno sportello ambiente che abbia come obiettivo l’informazione su i parametri ambientali del territorio comunale e gli interventi di bonifica risanamento.
  5. Sì, penso di confermare la presenza di una Commissione sull’acqua, che ritengo debba inglobare anche le competenze dell’attuale Commissione Lura, in un’ottica generale di uso e tutela della risorsa idrica. Come interventi di miglioramento, più che aumentare la quantità dell’acqua, azione dai costi elevati (si dovrebbero fare nuovi pozzi), occorre procedere ad una attenta verifica dello stato delle reti ed all’avvio di un progetto di risanamento della stessa, per ridurre sprechi e perdite. In tal modo, oltre risparmiare una preziosa risorsa, si potrà migliorare la qualità complessiva dell’acqua, in quanto i pozzi con acqua di minor qualità potranno essere ridotti

[/accordion-item][accordion-item title=”Alessandro Fagioli (Saronno Protagonista, Fratelli D’italia, Lega Nord Padania, Doma’ Nunch)”]

  1. Il parco lineare sulla linea dismessa ex Saronno Seregno è un progetto valido nella misura in cui si garantisce che il percorso sia sicuro e non continui ad essere usato come la via di fuga dei delinquenti che scappano dopo aver depredato le abitazioni dei saronnesi. Dobbiamo prendere esempio dai parchi lineari esistenti all’estero, come ad esempio a New York. Sono necessari investimenti per arredare il parco e renderlo fruibile e sicuro. Le risorse sono limitate, ma se le associazioni aiuteranno nella sistemazione, con un poco di fortuna si potranno trovare dei fondi attraverso dei bandi pubblici o privati.
  2. Il Parco Lura è un parco naturale e tale deve rimanere. Saronno è già sufficientemente invasa dal cemento. Noi difendiamo da sempre la naturalità del parco. Noi crediamo che Saronno abbia la necessità di un’area feste per le molte associazioni presenti sul territorio. Non è nostra intenzione utilizzare il Parco del Lura e predisporremo un regolamento sull’utilizzo dei parchi urbani, distinguendoli da quelli naturali. E’ nostra intenzione recuperare le aree oggi dismesse nell’ottica di creare sia nuovi posti di lavoro sia di creare spazi verdi veramente fruibili al pubblico e alle famiglie con bambini.
  3. E’ necessario smettere di cementificare le aree verdi. E’ nostra intenzione incentivare il recupero delle aree già cementificate e penalizzare le costruzioni sulle aree verdi per mantenere le aree verdi già esistenti. Corridoi ecologici all’interno della città dovranno prevedere viali alberati che attraversano la città. Altre iniziative si potranno attuare partecipando a bandi tematici anche in collaborazione con le associazioni ambientaliste presenti sul territorio.
  4. Nelle commissioni comunali i rappresentanti leghisti hanno sempre guardato con attenzione la questione della bonifica. Abbiamo appoggiato e promosso tutte le iniziative possibili per informare adeguatamente i cittadini e abbiamo promosso ogni iniziativa volta a fare chiarezza sulla bonifica necessaria. Vi sono delle ombre che cercheremo di chiarire e degli indizi sulla presenza di inquinanti che andranno analizzati in collaborazione con la Provincia, l’ARPA, l’ASL e la Regione. A Saronno non c’è solo la ex Cantoni, ma anche l’area a sud ovest, in zona ex Pozzi Ginori, dove si trovano degli inquinanti. Noi vogliamo garantire che le bonifiche necessarie siano fatte nel modo adeguato per garantire acqua pulita per noi e per i nostri figli.
  5. Noi vogliamo continuare a collaborare per mantenere l’acqua pulita ed in quantità tale da permetterne l’erogazione anche ai piani superiori degli edifici. L’urbanizzazione e la cementificazione della città riducono le potenzialità dell’attuale acquedotto che è vecchio e con una rete distributiva poco razionale. Al contrario del recente passato, è necessario controllare assiduamente e con costanza le modalità di distribuzione e gestione dell’acquedotto. Non è possibile continuare a delegare ad altri il controllo dell’acqua pubblica. Sono necessari maggiori investimenti per l’acquedotto e picchieremo i pugni sui tavoli per riorganizzare la rede e ammodernare l’acquedotto anche con nuovi pozzi puliti.

[/accordion-item][accordion-item title=”Franco Casali (Tu@ Saronno)”]

  1. Il progetto ha un grande valore in termini di tutela dell’ambiente, vivibilità della città, nonché di potenziale sviluppo economico sostenibile per Saronno ed il saronnese. Da anni FIAB Saronno Ciclocittà, di cui il candidato sindaco di Tu@Saronno è presidente e cofondatore, si batte con l’amministrazione comunale, altre associazioni ambientaliste, l’ordine degli architetti della provincia di VA, e gli enti parco del Lura e della Groane, per il riuso della ex Saronno Seregno quale green way e corridoio ecologico di collegamento del centro di Saronno (stazione FNM) con le città di Ceriano Laghetto e Solaro, e i vicini Parchi del Lura e della Groane. La realizzazione di questo progetto di riuso ecologico dell’unica ferrovia dismessa situata a nord di Milano e localizzata in una zona che interessa le provincie di MI, MB e VA, darebbe un’opportunità unica a Saronno e al saronnese sia dal punto di vista ecologico, che di vivibilità, che di sviluppo economico sostenibile nel tempo. Il progetto può essere avviato creando tavoli di lavoro congiunti con tutti gli stakeholder coinvolti (Amministrazioni di Saronno, Solaro, Ceriano e Parchi del Lura e Groane, Provincie, Regione Lombardia e Città Metropolitana) e soprattutto col proprietario di sedime e binari, FNM. Occorre anche, se necessario, fare pressione mediatica appoggiandosi alle associazioni ambientaliste e ai cittadini. Si veda per maggiori dettagli quanto previsto dal punto MOBILITA’ dell’accluso programma elettorale di Tu@Saronno.
  2. Il Parco del Lura deve mantenere la sua caratteristica di corridoio ecologico lungo la spina del torrente Lura, per preservarne le caratteristiche ambientali di polmone verde e tutela della biodiversità. Ritengo che le manifestazioni possano esservi svolte solo in maniera saltuaria, nel rispetto dell’ambiente e delle caratteristiche del Parco, e solo in prossimità delle città, ad esempio Saronno, assicurandone sempre il ripristino ecologico dopo lo svolgimento della manifestazione a cura e spese degli organizzatori. Il progetto di riuso temporaneo delle aree dismesse, con la creazione di un’area feste attrezzata, servirebbe molto meglio allo scopo. Si veda in proposito quanto previsto dal punto CULTURA dell’accluso programma elettorale di Tu@Saronno.
  3. Sono già presenti e vanno preservati e ulteriormente potenziati i corridoi ecologici rappresentati dal Parco del Lura (N/S) e dal Parco delle Groane (E/O) che rappresentano degli importantissimi polmoni verdi per tutto il saronnese, il comasco, la brianza ed il nord di Milano. Vanno meglio segnalati i percorsi, soprattutto negli attraversamenti delle cittadine presenti nel Parco del Lura, e le distanze chilometriche con Como (PdL), Monza e Milano (PdG). La segnaletica per il collegamento del Parco delle Groane con il canale Villoresi e quindi per i percorsi verso Monza ed il Ticino va migliorata. La pavimentazione a riquadri autobloccanti va riempita di materiale a raso per renderla meno sconnessa, e il fondo in abbondante ghiaietto presente in taluni sali scendi dei parchi, soprattutto di quello del Lura, va reso meno pericoloso. Del progetto di riuso ecosostenibile della ex ferrovia Saronno Seregno ho già detto in precedenza.
  4. La tutela dell’ambiente e quindi del terreno e della falda sottostante è fondamentale, come pure è fondamentale comunicare tempestivamente ai cittadini le problematiche sorte e le opportunità per garantire la tutela ambientale e quindi la salute di tutti. Il Comitato Acqua Bene Comune ha lavorato molto bene in questo senso. Si veda per maggiori dettagli quanto indicato nel punto successivo.
  5. Il Comitato Acqua Bene Comune ha lavorato molto bene nel rilevare, documentare e comunicare tempestivamente all’amministrazione e alla cittadinanza le problematiche sia tecniche che “politiche” dell’acqua del saronnese. Il valido operato di tale Comitato va riconosciuto pubblicamente ed il suo apporto va doverosamente tenuto in considerazione per ogni futuro tavolo di lavoro o commissione acqua. E’opportuno che sia costituita una Commissione Consiliare di cui facciano parte esponenti della diverse associazioni e comitati ambientalisti. Il prezzo attuale dell’acqua, il più basso della provincia di Varese e fermo da decenni per una scelta demagogica ed elettorale di basso profilo della passata amministrazione Gilli, non ha consentito a Saronno Servizi SpA di fare investimenti adeguati per migliorarne sia la captazione, che la qualità e la distribuzione. Ritengo che la captazione e distribuzione dell’acqua debba essere conferita da Saronno Servizi SpA a Lura Ambiente SpA (entrambe società partecipate dal Comune di Saronno) per motivi di efficienza, e trasferire poi tali competenze e responsabilità ad un’Azienda Speciale interamente pubblica che operi nella captazione e distribuzione dell’acqua lungo la spina naturale della falda sottostante al torrente Lura, indipendentemente dall’appartenenza ad una provincia o all’altra. L’acqua non si distribuisce secondo il colore politico, amministrativo o si divide per Provincia. Dal punto di vista ambientale l’acqua segue la falda freatica non gli interessi politici di parte, e si deve operare perché resti bene comune, ovvero di tutti noi. Si veda per maggiori dettagli quanto previsto dal punto BENI PUBBLICI dell’accluso programma elettorale di Tu@Saronno.

[/accordion-item][accordion-item title=”Francesco Impari (Movimento 5 Stelle)”]

Non ha risposto

[/accordion-item][accordion-item title=”Luciano Francesco Silighini Garagnani Lambertini (L’Italia Che Verrà)”]

  1. Ogni azione fin qui svolta dalla vecchia amministrazione nel settore ambiente sarà rivista con un tavolo di pianificazione con tutte le associazioni di tutela ambientale in modo da creare progetti che portino benessere e occupazione certamente ma mai sacrificando aree verdi o che dovrebbero essere tutelate. Così rivedremo anche i progetti sulla dismessa area ferroviaria
  2. Manifestazioni di vario genere come concerti possono aiutare la cittadinanza a vivere il parco del Lura in modo differente dal semplice tesoro naturale ma un ritorno a pura e semplice “riserva naturale” ripopolata di animali e angoli naturali deve essere l’obbiettivo primario anche perché la zona concerti e manifestazioni la creeremo nell’ex Cantoni
  3. Verde,verde e verde. La mia Saronno non avrà “strade con aree ecologiche” ma sarà una grande “area ecologica con strade”. Rivedremo tutta la circolazione attuale favorendo i mezzi non inquinanti che passeranno in strade ricoperte di fiori,piante con ai margini piste ciclabili
  4. Contatterò i proprietari e darò loro sei mesi per presentare un progetto altrimenti esproprio le aree e le affido s privati per recuperarle nell’ottica di servizio ai cittadini. Ho già una ditta russa interessata e pronta a portare un miliardo di euro con 10mila nuovi posti di lavoro per recuperare i tre poli Cantoni,Isotta e Matteotti e creare parco tematico,pala giovani,area concerti e centro turistico
  5. Commissione di vigilanza e controllo gestita dalle associazioni ambientaliste

[/accordion-item][/accordion]

 

Mobilità

Saronno e il suo hinterland hanno grossi problemi di mobilità (basti pensare ai 200.000 accessi di auto giornalieri e i 37.500 passaggi in stazione FNM. (fonte: conferenze sulla mobilità degli ultimi anni), nel 2014 AmbienteSaronno ha effettuato un sondaggio tra studenti di scuola superiore e un conteggio dei passaggi di biciclette vs. auto ai varchi di entrata a Saronno in orario di punta. Il risultato più eclatante che si evince da questi sondaggi è che, dove esiste un percorso sicuro, l’utilizzo della bicicletta è decisamente maggiore rispetto ai varchi dove la mobilità dolce non è incentivata.

L’utilizzo della bicicletta per andare in stazione, al lavoro o a scuola è una grossa risorsa per diminuire gli accessi di automobili in città, ridurre il problema dei parcheggi e concorrere a mitigare il problema dell’inquinamento dell’aria.

In particolare, che posizione prende in merito:

  1. alle piste ciclabili, o quali soluzioni propone per risolvere il problema del traffico, una della maggiori cause dell’inquinamento dell’aria (inquinamento di prossimità)?
  2. alle Zone 30 e alle ZTL : conservazione o ridimensionamento?
  3. soluzioni di mobilità alternativi quali pedibus, carpooling?

Le risposte di:

(clic sul nome del candidato)

[accordion clicktoclose=true tag=h4][accordion-item title=”Dario Lonardoni (Saronno Al Centro)”]

  1. La domanda di ciclabilità è sicuramente vera e opereremo per incrementare le piste ciclabili con un’attenzione particolare alla loro sicurezza. Tuttavia dobbiamo prendere atto dell’importanza attuale del traffico di attraversamento. Una delle fonti principali di inquinamento è dovuta proprio alla permanenza in coda delle auto che attraversano Saronno. Questo significa che dobbiamo operare per eliminare le situazioni che creano ingorgo e conseguentemente ostacolo alla circolazione e finalmente realizzare il completamento della tangenziale Est e una nuova tangenziale Nord che coinvolga anche il Comune di Rovello e di Gerenzano.
  2. Razionalizzazione delle Zone 30, con l’obiettivo della sicurezza e non per motivazioni ambientali che si sono rilevate inattendibili.
    Le Zone 30 devono rimanere in condizioni di centro città o di zone “interne” prettamente residenziali e in prossimità di luoghi sensibili.
    Ok per l’attuale ZTL.
  3. Il pedibus rappresenta sicuramente una buona proposta, ma ha difficoltà nel ritrovamento di volontari.
    Potremmo ipotizzare l’utilizzo dei nonni amici anche per questo tipo di soluzione.
    Riteniamo invece che il carpooling sia di difficile attuazione in una città come Saronno.

[/accordion-item][accordion-item title=”Francesco Davide Licata (Coscienza Democratica Per Saronno, Saronno Bene Comune, Partito Democratico)”]

  1. Spostare il traffico di attraversamento è la priorità. La nuova uscita di Origgio ha spostato fuori dall’agglomerato urbano il traffico pesante diretto in Brianza e la Pedemontana dovrebbe spostare verso l’esterno il traffico proveniente dalla Cassina Ferrara e diretto verso le autostrade oltre che ridurre notevolmente quello proveniente dai paesi limitrofi, Rovello, Rovellasca, Cogliate ecc. Oltre a ciò l’ adozione di interventi viabilistici infrastrutturali a livello sovracomunale e modifiche viabilistiche in centro città.
  2. Perfezionamento: alla luce della pluriennale esperienza maturata con l’introduzione delle zone 30 su quasi tutto il territorio cittadino per promuovere una ciclabilità diffusa, si ritiene opportuno rivederne in senso migliorativo l’adozione, per renderle effettive e meglio usufruibili, attuando opportuni sistemi di controllo e introducendo ulteriori adeguamenti viabilistici ed urbanistici. Inoltre, nelle aree centrali della città e nelle zone a maggiore rischio opereremo per trasformare le effettive zone 30 in luoghi dove si coniugano la sicurezza con il bello degli arredi urbani e con la movimentazione dei tracciati viabilistici, allo scopo di creare aree intercluse protette dove esprimere una socialità dell’incontro e dell’animazione.
  3. La mobilità alternativa in una città non grande come Saronno è rappresentata dalla bicicletta e dai pedoni, quindi implementiamo le zone a loro riservate, con percorsi ciclopedonali protetti, comodi e interconnessi. Studiare un servizio taxi a chiamata che consenta di tutelare l’utenza che normalmente si serve dei mezzi pubblici, ottimizzando le corse di questi ultimi soprattutto nelle fasce orarie in cui questi viaggiano semi-vuoti a causa dello scarso afflusso generando inquinamento. La scommessa è il Trasporto Pubblico Urbano, un vero problema da risolvere per una città non grande, ma nemmeno piccola. E’ un argomento da studiare con impegno per proporre soluzioni alternative economicamente sostenibili, ecologicamente valide e maggiormente usufruibili

[/accordion-item][accordion-item title=”Pierluigi Gilli (Popolari Insieme Per Saronno, Unione Italiana, Forza Italia, Pensionati)”]

  1. Le piste ciclabili hanno senso se connesse in un sistema coerente e di agevole utilizzo, con la separazione tra velocipedi e pedoni; senza una rete priva di soluzioni di continuità e a macchia di leopardo, l’efficacia è compromessa e la sicurezza limitata (ne risulta che, spesso, molti dei tratti discontinui già esistenti non sono utilizzati). Importante sarebbe il recupero ciclopedonale del vecchio tratto, abbandonato, della linea ferroviaria Saronno-Seregno, notevole asse interno periferia-centro. Poiché il problema del traffico non è principalmente interno alla città, ma deriva dall’esterno (attraversamento veicolare dall’esterno), occorre raccordare la rete interna con quella dei Comuni contermini, se esistente, ovvero studiare soluzioni con quei Comuni per il raggiungimento protetto di Saronno. Si dovrà anche riprendere a colloquiare con le F.N.M. per il maggiore sfruttamento del trasporto ferroviario all’interno della città, cioè l’istituzione di alcune fermate intermedie in territorio urbano, segnatamente al quartiere Prealpi, a ridosso della zona dei Licei, tra la stazione centrale e la stazione di Saronno Sud, così da utilizzare, specie nei momenti di punta, i convogli ferroviari come una linea interna di tram (il tram-treno) e consentire il raggiungimento delle scuole medie superiori, da Saronno e dai paesi circonvicini, in modo diretto senza attraversamenti della città. Progetto ambizioso, rimasto nel cassetto da anni, che rappresenterebbe però una vera svolta per la viabilità cittadina e renderebbe la ferrovia mezzo di collegamento interno e non solo elemento di divisione del nostro territorio. Infine, l’istituzione del servizio “citybikes”, con particolare riguardo alle stazioni ferroviarie e degli autobus, insieme alla possibilità di uso “urbano” – fermate intermedie in città – degli autobus di linea provenienti dall’esterno, potrebbe dare un buon contributo alla diminuzione dell’uso individuale di veicoli a motore. Non va, inoltre sottovalutato l’impatto positivo che nel breve periodo avrà la nuova viabilità eterna a Saronno (Pedemontana ed opere connesse; Varesina-bis), che si dovrebbe concretare con una notevole diminuzione del traffico di attraversamento della città, tramite percorsi esterni tangenziali.
  2. Le Zone 30, così come attuate oggi, non rispondono al criterio dell’efficienza; la generalizzazione non ha contribuito né alla diminuzione dell’inquinamento, né alla sicurezza; anzi, il provvedimento è stato percepito come un’imposizione fastidiosa, peraltro nemmeno fatta rispettare, con la conseguente perdita di comprensione del significato e dell’autorevolezza. Ritengo che la mappa debba essere ridisegnata, per concentrare gli sforzi sulle zone indubbiamente sensibili (in prossimità di luoghi pubblici di particolare rilevanze: scuole, ospedale, alcuni uffici pubblici, case di riposo, luoghi di culto, situazioni di circolazione complesse e di per sé pericolose, ecc.), così da rendere realmente efficace, controllabile e dissuasivo l’intervento. A tal fine, occorre anche ristabilire l’intervento dei c.d. “Nonni Amici”, nell’orario d’ingresso ed uscita dalle scuole, che avevano un rilevante ed apprezzato influsso sulla sicurezza stradale. La ZTL – che durante le mie Amministrazioni è stata parzialmente ampliata – deve rimanere com’è e, se possibile, ampliata nelle zone contermini; può essere studiata l’eventualità di una parziale e limitata apertura in orario serale, in particolari occasioni ben individuate, per favorire l’accesso a manifestazioni aggregative.
  3. Il c.d. “pedibus” è positivo e meritevole di ampliamento: si tratta di un servizio semplice, ma efficace, anche sotto l’aspetto educativo. L’organizzazione del “carpooling”, in una città dalle piccole dimensioni come Saronno, mi sembra difficile, nella pratica; tuttavia, soprattutto per l’accompagnamento degli alunni alle scuole, potrebbe significativamente contribuire ad un minore affollamento veicolare (esteso anche ai provenienti dei Comuni esterni). L’uso controllato ed a costo concordato del trasporto a chiamata tramite taxi convenzionati e collettivi, per il raggiungimento dell’ospedale, dei cimiteri, delle stazioni, di altri luoghi rilevanti potrebbe essere di notevole aiuto per una mobilità semplice ed efficiente di categorie come gli anziani ultrasessantacinquenni, i diversamente abili.

[/accordion-item][accordion-item title=”Marco Pozzi (Sinistra Ecologia Libertà)”]

  1. Assolutamente favorevole alla estensione delle piste ciclabili, con la costituzione di almeno due “dorsali” continue, una in direzione nord sud ed una in direzione est-ovest. Integrazione dei percorsi ciclabili con le zone 30
  2. Mantenimento della ZTL attuale e rafforzamento con interventi fisici e maggiori controlli delle zone 30, partendo da quelle aree sensibili, come le zone più centrali e quelle in prossimità di luoghi ad alta frequentazione pedonale e ciclistica. Con il tempo rafforzamento di tutte le attuali zone 30
  3. Assolutamente favorevole. In generale ritengo necessario arrivare al completamento del Piano del Traffico, che da ormai quasi dieci anni è in via di revisione, rispetto ad un Piano ormai quasi ventennale. All’interno del Piano utilizzare efficacemente gli strumenti di analisi e previsione che il Piano ha al suo interno, rafforzando il personale dell’Ufficio Traffico, che deve diventare un ufficio di programmazione e progettazione, e non un ufficio di rilascio permessi.

[/accordion-item][accordion-item title=”Alessandro Fagioli (Saronno Protagonista, Fratelli D’italia, Lega Nord Padania, Doma’ Nunch)”]

  1. Le piste ciclabili devono essere ben segnalate e dove non sia possibile creare delle aree protette per gli utenti deboli, è necessario predisporre degli accorgimenti per ridurre la velocità degli autoveicoli. Non è pensabile che sia sufficiente disegnare una linea per terra e togliere parcheggi. In tutte le altre città europee, ciclisti, pedoni e automobili convivono, perché le zone di percorrenza sono ben delineate e nessuno impone di togliere parcheggi per creare piste ciclabili, né impone di ridurre la carreggiata, riducendo lo spazio per il transito delle biciclette, come accaduto a Saronno.
  2. Saronno è l’esempio di come le zone a 30 all’ora non funzionano, perché è stato fatto un progetto ideologico generalizzato a tutta la città che non ha trovato riscontro nel concreto. Non si capisce più dove serve davvero andare piano. Noi da sempre proponiamo di ridurre le velocità delle automobili solo dove serve, utilizzando tutti i mezzi a disposizione del Codice della Strada. Questi 5 anni di amministrazione hanno dimostrato che avevamo ragione: non basta un cartello con scritto 30 all’ora per ridurre le velocità. Le zone a bassa velocità o addirittura a passo d’uomo se fossero necessarie, devono essere fatte solo dove servono, per rendere davvero visibili accessi ad asili, scuole, Chiese, parchi, aree sportive, oratori. E’ necessario investire per queste opere urbane con cognizione di causa, perché Saronno ha marciapiedi che cadono a pezzi e dove i pedoni hanno difficoltà a camminare. Le strade hanno buche ovunque dove i ciclististi ed i pedoni possono cadere o inciampare. Servono azioni concrete e non più azioni ideologiche per venire incontro alle necessità dei cittadini. Bisogna informare bene e avere cura del patrimonio pubblico, più che porsi in una torre d’avorio senza curarsi delle necessità dei cittadini, che sono anche quelle di poter posteggiare le auto.
  3. Il Pedibus è una soluzione che è stata attuata anche negli anni passati. Sicuramente bisogna proseguire in questa direzione. Non bisogna però creare problemi a chi lavora. Le zone industriali del saronnese sono distribuite in posti difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. I saronnesi hanno necessità di spostarsi in automobile e non si può continuare a penalizzare gli automobilisti, come è stato fatto in questi ultimi 5 anni. Bisogna ripensare ad un sistema di mobilità che coinvolga anche tutti i Comuni nel raggio di 10-15 km da Saronno, includendo tutte le zone industriali che sono presenti nei Comuni del circondario. I mezzi pubblici sono da promuovere e se non funzionano, vuol dire che i percorsi e gli orari sono sbagliati. Bisogna tornare a collaborare con i Comuni vicini per risolvere il problema.

[/accordion-item][accordion-item title=”Franco Casali (Tu@ Saronno)”]

  1. Per mancanza di una visione strategica e miopia politica, Saronno non si è dotata, quando negli anni ’60 era possibile farlo, di circonvallazioni e tangenziali che potessero assicurare lo scorrimento all’esterno del traffico prodotto dai non residenti e in minor misura dai residenti. Abbiamo un grosso problema di traffico di attraversamento. Questo tipo di traffico va disincentivato in quanto produce inquinamento atmosferico ed acustico, crea grossi rischi per la fasce deboli degli utenti della strada (bambini, anziani, disabili, ciclisti), e rende la città decisamente meno vivibile. Le piste ciclabili esistenti vanno meglio raccordate e segnalate, e la mobilità sostenibile deve essere opportunamente pubblicizzata e sostenuta. A titolo di esempio, e senza fare un lungo elenco di tutti gli interventi possibili, la via Varesina stradale deve essere affiancata da una Varesina ciclopedonale che garantisca sicurezza per i pedoni e ciclisti. Va realizzata utilizzando il terreno posto tra le aree dismesse e la sede stradale, anche a basso costo in sterrato e calcestre, con poche e semplici opere di rimozione dei cartelli pubblicitari e sistemazione della segnaletica. Si veda per maggiori dettagli quanto previsto dal punto MOBILITA’ dell’accluso programma elettorale di Tu@Saronno.
  2. La ZTL va mantenuta, è uno dei pregi della nostra città, abbellendola con migliore arredo urbano e segnalando che si tratta di una zona ciclopedonale. Il lastricato sconnesso va sistemato, sia per la sicurezza di chi vi transita, che per il decoro della città. Va meglio disciplinato l’accesso e la sosta di autocarri di servizio agli esercizi commerciali e delle auto dei residenti in transito e sosta. I 30 all’ora vanno rivisti, nel senso che va meglio analizzato in che zone applicarli, e ne va assicurato il rispetto soprattutto quando il loro abbondante superamento costituisce un evidente elemento di pericolo, come ad esempio in prossimità di luoghi pubblici ad alta frequentazione di bambini ed anziani quali scuole, ospedale, piscina, oratori, chiese, ecc.
  3. Certamente, servono incentivi alla mobilità sostenibile in tutte le sue forme. Quindi + bici, – auto. Sì a pedibus, bicibus, carpooling e a un servizio di autobus meglio organizzato. Serve informare bene i cittadini che la mobilità sostenibile è un’opportunità per tutti, sia dal punto di vista sicurezza, salute, ambiente, vivibilità della città e anche per l’incremento delle attività commerciali come dimostra l’esempio di successo offerto da tante città estere. La politica, come è avvenuto in Olanda negli anni ’70, deve essere il driver di questo processo di cambiamento, non il freno.

[/accordion-item][accordion-item title=”Francesco Impari (Movimento 5 Stelle)”]

Non ha risposto

[/accordion-item][accordion-item title=”Luciano Francesco Silighini Garagnani Lambertini (L’Italia Che Verrà)”]

  1. Piste ciclabili per ogni arteria principale,più parcheggi fuori centro,parcheggi bici custoditi
  2. ZTL rivista in zona De Gasperi unendo le istanze dei commercianti a quelle della sicurezza. Area 30 solo nelle zone centrali e in vicinanza di punti di forte transito
  3. Si carpooling,auto sharing e bike sharing,autobus a chiamata ,taxi collettivo

[/accordion-item][/accordion]

 

 

Energia

Il futuro dell’Europa parla di energie rinnovabili, di nuove consapevolezze per la gestione delle risorse energetiche.

  1. Quali interventi sono a suo giudizio possibili per la riduzione degli sprechi energetici degli edifici pubblici e degli sprechi energetici del nostro sistema di illuminazione pubblica, considerando che richiederà una spesa di molte centinaia di migliaia di euro?

Le risposte di:

(clic sul nome del candidato)

[accordion clicktoclose=true tag=h4][accordion-item title=”Dario Lonardoni (Saronno Al Centro)”]

  1. Spesso gli edifici pubblici risultano “datati”: si tratterà di operare una progressiva opera di manutenzione straordinaria finalizzata all’adozione di accorgimenti atti a ridurre gli sprechi energetici, a partire semplicemente dai serramenti.
    Crediamo anche che il sistema di pubblica illuminazione attuale non sia assolutamente efficiente: opereremo per assumere la proprietà della rete di illuminazione al fine anche di provvedere al suo efficientamento.
    E’ pur vero che si tratta di una spesa considerevole, ma riteniamo che con una politica di spesa oculata (quanto è stato speso per opere stradali assolutamente non necessarie nell’ultima amministrazione?) si possano ottenere risorse anche per operare in tal senso.

[/accordion-item][accordion-item title=”Francesco Davide Licata (Coscienza Democratica Per Saronno, Saronno Bene Comune, Partito Democratico)”]

  1. Il risparmio energetico di tipo passivo (interventi di isolamento, caldaie ad alto rendimento, etc) serve al contenimento dell’energia necessaria e deve essere perseguito in tutti gli edifici pubblici. Gli interventi di tipo attivo consentono di produrre energia e al momento ne risulterebbe uno solo possibile, ovvero il ricorso all’energia fotoelettrica, ma attualmente gli incentivi statali sono praticamente azzerati e questo crea una difficoltà nel reperire gli attuatori. In questo caso il comune dovrebbe considerare di intervenire con mezzi propri. Per quanto riguarda la rete di illuminazione pubblica, il suo acquisto non sembra proibitivo, e la gestione diretta porterà da subito vantaggi economici. Anche se poi l’ammodernamento sarà oneroso, potrà essere spalmato su diversi anni, portando ulteriori benefici nel risparmio energetico, nell’utilizzo e nel contenimento dell’illuminazione là dove serve.

[/accordion-item][accordion-item title=”Pierluigi Gilli (Popolari Insieme Per Saronno, Unione Italiana, Forza Italia, Pensionati)”]

  1. Gli investimenti in tal senso sono da considerarsi prioritari e finanziabili con mutui ed eventuali agevolazioni statali. I costi di ammortamento sono da diluirsi ragionevolmente nel tempo con una politica di bilancio a medio-lungo termine. Si dovrà anche tentare di introdurre il teleriscaldamento, come servizio sia per edifici pubblici, sia per edifici privati, uniti in rete. Misure tutte da favorire con trattamenti premiali in sede urbanistica e tributaria locale. L’illuminazione pubblica, compatibilmente con un piano di spesa pluriennale, dev’essere ammodernata, con il ricorso alle tecniche più recenti di illuminotecnica, fonte di risparmio energetico e di migliore resa quali-quantitativa.

[/accordion-item][accordion-item title=”Marco Pozzi (Sinistra Ecologia Libertà)”]

  1. Monitorare ed aggiornare il Piano dell’Illuminazione Pubblica e proseguire nella sostituzione dei corpi illuminanti

[/accordion-item][accordion-item title=”Alessandro Fagioli (Saronno Protagonista, Fratelli D’italia, Lega Nord Padania, Doma’ Nunch)”]

  1. La spesa è elevata e sicuramente di molto superiore alle centinaia di migliaia di euro. Il nostro Comune da solo non può accollarsi una spesa così ingente senza l’aiuto di bandi pubblici messi a disposizione dallo Stato o in collaborazione con privati che saranno disponibili a investire nel nostro Comune. Non possiamo promettere di riuscire nell’intento di ridurre gli sprechi energetici, ma opereremo in tal senso nell’interesse di tutti gli edifici della Città, non solo di quelli pubblici. L’edificio municipale di piazza Repubblica è un esempio di spreco. Le stanze non hanno interruttori singoli per spegnere la luce dove non serve. Il palazzo comunale sembra essere stato pensato per divorare elettricità, disperdere calore in inverno e diventare un forno d’estate. Anche piccoli accorgimenti potrebbero migliorare la situazione, sfruttando le competenze interne dei tecnici comunali.

[/accordion-item][accordion-item title=”Franco Casali (Tu@ Saronno)”]

  1. Gli edifici pubblici (scuole, palestre, comune, sedi di associazioni, ecc.) vanno meglio coibentati, ovvero isolati dal punto di vista termico per ridurre gli sprechi di energia. Per lo stesso motivo vanno sostituite le lampade dell’illuminazione stradale e degli edifici pubblici con luci ad alta efficienza (e.g. led). Sugli edifici pubblici vanno installati impianti fotovoltaici assicurando cos’ l’autoproduzione e autoconsumo di energia elettrica, con conseguente riduzione dei costi energetici e benefici ambientali. Tutto questo si può fare ovviamente con gradualità, utilizzando le risorse finanziarie di bilancio ed eventuali finanziamenti agevolati, come è stato già fatto recentemente per la Piscina Comunale dove è stato installato un impianto fotovoltaico ad alta efficienza e l’illuminazione è garantita da lampade a led. Tali interventi garantiscono risparmi finanziari, riducono l’inquinamento e la necessità di manutenzione, e si ripagano in pochi anni. Si veda per maggiori dettagli quanto previsto dal punto AMBIENTE dell’accluso programma elettorale di Tu@Saronno.

[/accordion-item][accordion-item title=”Francesco Impari (Movimento 5 Stelle)”]

Non ha risposto

[/accordion-item][accordion-item title=”Luciano Francesco Silighini Garagnani Lambertini (L’Italia Che Verrà)”]

  1. Rete fotovoltaica per semafori ed illuminazione civica

[/accordion-item][/accordion]

 

 

 

 

 

(L’ordine dei nomi dei candidati rispetta l’ordine di come compariranno sulla scheda elettorale del 31 maggio)


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Comments

9 risposte a “Le Risposte a Quattro Domande per l’Ambiente”

  1. Avatar Roberto Strada
    Roberto Strada

    carissimi amici di Saronno Ambiente Onlus
    alcuni di voi sono anche candidati, quindi dovreste anche sapere che non si può mettere che i candidati rispondono nell’ordine che troverete sulla scheda e poi non mettete che il Candidato FRANCESCO IMPARI del movimento 5 stelle non ha ancora risposto alle vostre domanda, state palesemente violando la par condicio, per cui correggete subito questo vostro rendiconto.
    Per sapere cosa il movimento 5 stelle ha in programma riguardo alle domande che avete posto, è sufficiente leggere il nostro programma e troverete le nostre posizioni … grazie, resto in attesa di una vostra rettifica
    cortesemente
    Roberto Strada
    per il Movimento 5 stelle di Saronno

    1. Avatar Ambiente Saronno
      Ambiente Saronno

      Buongiorno,
      la nota a fondo pagina si riferisce semplicemente all’ordine con cui sono state postate le risposte dei candidati, avremmo potuto mette l’ordine alfabetico, l’ordine di arrivo delle risposte o l’anno di nascita, non credo che la cosa violi la par condicio visto che le domande sono state inviate comunque, e contemporaneamente, a tutti i candidati e tutti hanno avuto la gentilezza di rispondere tranne Movimento 5 Stelle, anche dopo vari solleciti. Se pensate di aver subito un torto possiamo aggiungere senza problemi il box dedicato al vostro candidato, ma senza risposte rimarrà comunque vuoto. Ovviamente saremo a vostra disposizione per l’aggiornamento del post nel momento in cui riceveremo una vostra comunicazione

    2. Avatar giulia alliata
      giulia alliata

      E’ doveroso precisare a questo punto che l’associazione Ambiente Saronno Onlus è profondamente e radicalmente a-partitica. Sin dalla sua nascita la linea guida è sempre stata quella di promuovere temi ambientali nel saronnese nella convinzione che ambiente e salute pubblica non abbiano colore politico (partitico). Il nostro desiderio in questa iniziativa era proprio di mettere a confronto i vari punti di vista su temi ambientali attuali per Saronno (che ci affliggono purtroppo da danni). Per quanto riguarda l’essere candidati o meno, è una questione puramente personale. E le posso assicurare che nel nostro gruppo convivono pensieri politici di varia estrazione (destra e sinistra), e questo per noi è un vanto. Un’ultima cosa: se M5stelle desidera essere citato, perché non rispondere?

      1. Avatar Roberto Strada
        Roberto Strada

        l’associazione Saronno Ambiente onlus è apartitica per modo di dire, ricordo che avete ancora la sede presso l’assessore Barin, alcuni vostri esponenti sono candidati, e non raccontatemi del fatto della lista civica ….. inoltre sottolineo che non si tratta di essere citati più o meno, si tratta di fare un’informazione corretta, se scrivete:
        “L’ordine dei nomi dei candidati rispetta l’ordine di come compariranno sulla scheda elettorale del 31 maggio”,
        dovete mettere l’ordine giusto come compariranno sulla scheda, omettendo un nome state facendo una non corretta informazione.

    3. Avatar giulia alliata
      giulia alliata

      Mi spiace dover rispondere a questi toni polemici. La sede legale di AmbienteSaronno non è a casa di Roberto Barin. Inoltre sì, una persona del gruppo, e solo una, su 20 persone che partecipano più attivamente (i tesserati sono di più), è in una lista. Siccome non voglio fare campagna elettorale non dico né chi sia, né in quale lista. Buona giornata

      1. Avatar dario
        dario

        vorrei specificare che sul sito del comune si legge che Ambiente Saronno Onlus ha sede in via pasubio 16. Se non è così dovreste rettificare l’informazione http://www.comune.saronno.va.it/servizi/funzioni/download.aspx?ID=13168&IDc=784

      2. Avatar Ambiente Saronno Onlus
        Ambiente Saronno Onlus

        Buongiorno Dario
        la sede legale è corretta, non c’è nulla da rettificare, così come è corretto quanto affermato da Giulia.

  2. Avatar Raffaele Fagioli
    Raffaele Fagioli

    Complimenti per l’iniziativa.
    Purtroppo la pagina è di difficile consultazione: è possibile avere tutto il testo in vista senza dover cliccare ogni nome per ogni domanda?
    Il confronto tra le risposte non è agevole.
    grazie

    1. Avatar Ambiente Saronno
      Ambiente Saronno

      Buongiorno
      in effetti la consultazione è stata un problema nella stesura di questo articolo, l’opzione di lasciare tutte le risposte visibili però avrebbe comportato un articolo troppo lungo. L’opzione scelta permette una più semplice esplorazione dei contenuti permettendo di selezionare volta per volta gli argomenti d’interesse e le relative risposte da parte dei candidati sindaci. Comunque, accogliendo il suo suggerimento, per chi fosse interessato al confronto delle risposte cercheremo, nei prossimi giorni, di renderle disponibili in un unico documento scaricabile

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