Lunedì 6 febbraio 2012

PRESIDIO!
CONTRO I NUOVI PROGETTI AUTOSTRADALI NEI CAMPI DELLA LOMBARDIA, PER UNA IDEA DIVERSA DI MOBILITA’

LUNEDI’ 6 FEBBRAIO PALAZZO ASSOLOMBARDA, VIA PANTANO 6 MILANO ore 10.00 in punto

Il prossimo lunedì 6 febbraio si riunisce la 10a Mobility Conference: il gotha delle associazioni imprenditoriali lombarde che, forse per la mancanza di idee migliori di futuro (e i dati sul perdurante declino economico della Lombardia sono lì a dimostrarlo), tornano a far girare il disco rotto della cantilena autostradale. Guest star del convegno di apertura saranno alcuni protagonisti dello scacco matto autostradale lombardo, come il Presidente Cassa Depositi e Prestiti, il Presidente di Provincia di Milano e di Regione Lombardia, e il ministro dei trasporti che nella sua precedente veste di banchiere fu grande sponsor di Brebemi e Pedemontana: Corrado Passera. Vogliamo dar loro il benvenuto per dire che se pensano che le nuove autostrade siano così essenziali per curare l’economia lombarda malata…

…No grazie, la ricetta è sbagliata e il farmaco è scaduto!

Ormai non ci credono più nemmeno loro, ma se lo dicono a bassa voce sui loro giornali, certi che invece la stampa compiacente gonfierà le trombe per imbonire gli elettori-automobilisti. Le nuove autostrade regionali, il grande feticcio dell’ultimo ventennio di politica lombarda, se realizzate tutte formerebbero un nastro lungo 800 km di doppia carreggiata a doppia o tripla corsia, a cui si aggiungono altrettanti chilometri di viabilità complementari. I costi solo per BreBeMi, TEEM, Pedemontana, hanno già superato i 10 miliardi di euro considerando gli oneri finanziari, e finora chi sta pagando sono solo i contribuenti, attraverso il debito pubblico: niente male, per quelle che avrebbero dovuto essere le prime autostrade finanziate dai privati!
Dove oggi ci sono i campi dell’agricoltura più produttiva d’Italia si snoderanno strisce di deserto d’asfalto per oltre 10,000 ettari, ed almeno il doppio sarà la campagna devastata dalle cave, dai cantieri, dai capannoni, dalle lottizzazioni, dalle logistiche, dai centri commerciali che sorgeranno a ridosso di ogni svincolo.
Decine di migliaia di ettari di campi devastati, persi per sempre, per inseguire il mito della continua crescita del traffico privato e commerciale. La sola BreBeMi inietterà nel traffico di Milano una botta di 70.000 veicoli al giorno. A che pro? per imbottigliarli nel traffico del capoluogo?
Noi crediamo che per la mobilità servono altre infrastrutture, altri servizi: quelli del trasporto collettivo, che non consuma suolo, non alimenta lo smog nè la congestione da traffico. Ma per questo serve una politica meno compiacente verso le lobby, meno omertosa e complice di fatto delle ecomafie, meno succube degli interessi di collegio elettorale.


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