Aree dismesse ex Cemsa: e ora?

cemsaE’ fallita la società che avrebbe dovuto effettuare parte degli interventi edilizi nell’area ex-Cemsa.  La nostra preoccupazione riguarda ora le sorti del Parco che avrebbe dovuto realizzare la stessa società a scomputo degli oneri di urbanizzazione.  Già in passato ci eravamo espressi in modo critico tramite stampa sul fatto che secondo noi l’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto concordare la realizzazione del parco, o parte di esso, prima della realizzazione delle costruzioni per poter dare subito ai cittadini la possibilità di fruire di un’importante area verde. Invece sono stati privilegiati gli interessi di pochi operatori privati, mettendo in secondo piano gli interessi della comunità.

Purtroppo i recenti fatti ci danno ragione e la procedura fallimentare fa presagire tempi lunghi prima che si possa parlare ancora di parco.  Ancora una volta ci rattrista molto il dover affermare:  “l’avevamo detto….”

Di seguito trovate i link a nostri interventi fatti tempo fa sull’argomento:

http://www.ambientesaronno.it/blog/2007/03/excemsa-un-anno-dopo/

http://www.ambientesaronno.it/blog/2006/05/osservazioni-excemsa/


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2 risposte a “Aree dismesse ex Cemsa: e ora?”

  1. Avatar S.ara
    S.ara

    Cosa possiamo fare, come semplici cittadini, alla luce anche della complessa situazione politica della nostra città? Come possiamo far capire ai cittiadini, concretamente, come la loro vita migliorerebbe con più parchi, e come peggiorerebbe con più palazzi? scusate la semplificazione, ma tutti pensano al proprio orticello (letteralmente! ben venga la moda degli orti!) ma Saronno è sempre più invivibile!

  2. Avatar Paolo Sala
    Paolo Sala

    Da parte nostra e di ogni singolo cittadino si può solo cercare di utilizzare le armi della democrazia in nostro possesso che in questo caso consistono nella partecipazione, nel tenere informata la cittadinanza e, quando occorre, nella denuncia (come è avvenuto per la questione scarichi abusivi nel Lura). Non possiamo più permetterci che abusi e prevaricazioni possano passare nel silenzio con buona pace dell’interesse di pochi e dell’indifferenza di molti.

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