Scarichi nel Lura: la nostra replica a Gilli

A seguito dell’esposto consegnato il 25 Maggio scorso alla Procura di  Busto Arsizio dall’Associazione Ambiente Saronno Onlus, abbiamo tutti letto la risposta della persona incaricata in primis alla nostra salute, il sindaco uscente di Saronno, inviata il 3 giugno a varesenews.it.

Ci permettiamo di commentare le risposte del Sig. Gilli relative agli scarichi Comunali non autorizzati sul torrente Lura. La prima cosa che salta all’occhio è la seguente: la Provincia chiede informazioni al Comune il 27/05/2005, ed il Comune risponde il 27/01/2009, quattro anni per rispondere alla provincia…

Secondo: nessuno ha mai contestato i due scarichi comunali in via Tommaseo contraddistinti dai numeri AR012119NU0126 AR012119NU0127 e lo scarico privato di via Colombo numeroAR012119NU0146. Gli scarichi non autorizzati sono: in via Reina uno, in via Marconi due, in via Colombo tre, in via Milano uno, in via Bellavita 2, totale nove. Alcune specifiche: gli scarichi di via Marconi, per il comune sistemati nel 2001, nel 2005 vengono trovati attivi dalla Provincia. Ci si chiede perché, se veramente inattivi, questi scarichi non sono stati murati.

I tre scarichi di via Colombo/ospedale, a volte sono dell’ospedale (comunicazione ufficiale alla provincia), a volte sono comunali (comunicazione ufficiosa); certo è che scaricano sempre fogna, anche quando non piove. I due scarichi di via Bellavita: uno era stato nascosto, ma purtroppo per chi l’ha realizzato, il continuo scaricare ha portato via la terra che lo camuffava, l’altro era stato autorizzato per funzionare in caso di pioggia, ma visto che scarica con flusso costante, tale autorizzazione non vale. Terza osservazione: i soldi per la sistemazione dei nove scarichi. Ad onor del vero c’è uno stanziamento di 1.250.000 €uro di Lura Ambiente per sistemare lo scarico non autorizzato di via Milano dal diametro di metri uno. Ma per gli altri 8 scarichi dove sono i soldi? Affermare che si sistemerà uno scarico non significa che miracolosamente questo immediatamente cessi di scaricare liquami nel Torrente Lura.

Altro fatto: nel 2003 l’amministrazione Gilli firma il contratto di fiume nel quale, insieme alle Provincie di Varese, Como e Milano e la Regione Lombardia si impegna, tra l’altro, a migliorare la qualità delle acque del torrente Lura (articolo 4 lettera a). Poi di fatto nessuno fa più nulla. Nessuno si impegna a far rispettare la legge. Quella legge che prevede che  “Tutti gli scarichi sono disciplinati in funzione del rispetto degli obiettivi di qualità dei corpi idrici e devono comunque rispettare i valori limite previsti nell’Allegato 5” art. 111 legge 152/2006. Quella legge che prevede che “ Al fine di assicurare entro il 22 dicembre 2015 il raggiungimento dell’obiettivo di qualità ambientale corrispondente allo stato di “buono”, entro il 31 dicembre 2008 ogni corpo idrico superficiale classificato o tratto di esso deve conseguire almeno i requisiti dello stato di “sufficiente” art 77 legge 152/2006. Il termine del 31/12/2008 è ormai passato! I depuratori a nord di Saronno continuano a riversare quel liquido rossastro maleodorante che vediamo ogni giorno scorrere nel torrente. E il torrente versa in condizioni con “concreti rischi per la salute delle popolazioni vicinali e degli utilizzatori di tali acque irrigue”, come indicato a pagina 4 del Primo quadro conoscitivo del Contratto di fiume Olona-Bozzente-Lura. Libro scritto dalla Regione Lombardia stessa.

E ancora, il 25 Giugno 2006 i pesci del Lura sono morti, come qui documentato http://www.webalice.it/jbmrc.lbrllm/foto/cronache/cronache.htm . Speriamo che almeno questo filmato la convinca della necessità di fare veramente qualche cosa per il Lura, e si schieri da uomo libero e forte in questa battaglia, perché riteniamo che sia interesse di tutti avere un fiume in uno stato decoroso che attraversa la città.

Alla luce di quanto sopra, invitiamo sia il sindaco uscente Gilli a rispondere in merito, sia i candidati sindaci Luciano Porro e Anna Lisa Renoldi a prendere posizione affinchè i cittadini siano informati su quali interventi sono previsti con l’insediamento delle nuove amministrazioni. Siamo infatti fermamente convinti che la politica non si gioca sulla salute della gente.


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