L’Associazione Ambiente Saronno Onlus, affiliata a Legambiente, desidera innanzitutto esprimere un parere di dissenso all’attuale politica della mobilità definita a livello sia regionale che nazionale, in quanto riteniamo che ogni nuova opera stradale che ha come obiettivo semplicemente lo snellimento della circolazione, per la legge della domanda e dell’offerta non può che generare un aumento del traffico generale; ciò andrà in direzione opposta alla riduzione degli agenti inquinanti nella nostra aria, ottenibile solo con politiche volte alla riduzione dei veicoli circolanti.
Ciò nonostante, entrando nel merito della discussione odierna, rispetto alle opere che sono state deliberate desideriamo comunicare quanto segue:
Terza corsia autostradale sulla A9
Premettendo che riteniamo che la realizzazione della terza corsia dell’A9 non abbia significativi effetti sulle condizioni di mobilità a Saronno, riteniamo altresì che quest’opera non sia caratterizzata da una particolare urgenza in quanto il carico di traffico attuale e la capacità dell’infrastruttura, così come è oggi, sono tali (fatto salvo il tratto di confluenza A8-A9) da sopportare aumenti del traffico almeno per i prossimi 12-15 anni, anche mantenendosi i ritmi di incremento della motorizzazione registrati in questi anni.
Pedemontana
Senza entrare nel merito della scelta generale di realizzare l’opera e delle relative scelte tecniche, l’utilità di questa opera per Saronno è tutta da dimostrare, in considerazione del fatto che per lo spostamento a medio e breve raggio sarà una soluzione poco appetibile.
Diciamo questo perché è noto (ed ufficializzato) che la sostenibilità economica dell’opera è possibile solo a patto di rendere la Pedemontana a pedaggio.
Crediamo quindi che in molti casi l’utenza che effettua spostamenti a breve raggio (che sono quelli che maggiormente interessano e incidono su Saronno) difficilmente sceglierà percorsi più lunghi e a pagamento, per una supposta e aleatoria riduzione dei tempi di percorrenza.
La nostra vera preoccupazione riguarda piuttosto la prevista bretella di collegamento tra Pedemontana e ex-statale 527 Saronno-Monza. Il suo tracciato, baricentrico rispetto agli abitati di Ceriano Laghetto e Saronno, oltre a farci avanzare dubbi su quanta parte del traffico che attualmente entra a Saronno lungo l’asse via Larga-via Miola verrà effettivamente deviato sulla bretella, rappresenta un’ulteriore ferita sul territorio.
La strada viene infatti a collocarsi in una delle poche aree a nord di Milano che mantenga ancora alcuni elementi di paranaturalità, e in cui sono ancora riconoscibili elementi del paesaggio lombardo dell’alta pianura, altrove scomparso proprio a causa dell’intensa infrastrutturazione e edificazione.
E a proposito di edificazione, un ulteriore motivo di preoccupazione è proprio questo.
Esperienze passate ci fanno infatti temere che, senza l’attivazione di efficaci strumenti di controllo territoriali e urbanistici, la nuova bretella possa diventare occasione per nuova edificazione lungo il suo percorso.
Nuovo svincolo autostradale di Saronno Sud
Lo svincolo è stato deliberato perché ritenuto fondamentale per la viabilità del territorio; riteniamo che ciò non sia così, anche se è innegabile che per il comune di Saronno dovrebbe determinare un miglioramento all’attuale congestione viabilistica dell’area Lazzaroni; chiediamo quindi che venga studiata una conformazione e una geometria dello svincolo che riduca il più possibile l’occupazione di suolo, evitando l’inutile l’attraversamento di Uboldo (ad esempio realizzando uno svincolo come quello di Saronno centro, cioè a “T”, che, oltre a limitare l’occupazione di suolo, non porterebbe traffico in Uboldo).
Un ulteriore elemento di riflessione è rappresentato dall’orizzonte temporale in cui si collocano queste opere.
Nel caso della Pedemontana e della terza corsia si tratta anche di dieci/dodici anni.
Ma i problemi ambientali Saronno li ha adesso, e continuamente peggiorano.
Dall’inizio dell’anno abbiamo superato la soglia di allarme per le polveri sottili, il cosidetto PM10, per ben 39 volte (senza considerare i 4 giorni di non funzionamento delle centraline). Quindi per il 69% del tempo, in questi due mesi, abbiamo respirato PM10 oltre la soglia di allarme per la protezione della salute umana.
I problemi che Saronno ha dal punto di vista ambientali sono urgenti ed interessano tutta la città.
Non crediamo quindi che si possa aspettare passivamente che siano completate opere che in buona parte (ad esclusione dello svincolo di Saronno sud) non incideranno in maniera significativa sulla qualità dell’aria e dell’ambiente di Saronno.
E’ per questo che noi, come associazione Ambiente Saronno, chiediamo piuttosto che vengano affrontati i problemi attuali e specifici della città e del Saronnese, individuando soluzioni immediate.
A questo proposito, senza avere la pretesa di essere esaustivi, avanziamo una serie di suggerimenti e richieste:
il varo di una seria e chiara politica comunale di disincentivazione all’uso dell’auto privata, con la predisposizione di un piano integrato di interventi sulla viabilità e sulla mobilità cittadina che, superando la logica dell’intervento puntuale, sia invece caratterizzato da un disegno generale dotato di coerenza e avente come obiettivo la riduzione dell’uso dei mezzi motorizzati e l’incentivazione delle altre forma di mobilità (la bicicletta, gli spostamenti a piedi, il mezzo pubblico);
la nuova costruzione quindi di piste ciclabili e azioni per l’incentivazione al loro uso;
la predisposizione di percorsi pedonali e ciclabili “sicuri” (in tutti i sensi), a cominciare dai percorsi casa-scuola. Basta pensare quale positivo effetto avrebbe la riduzione nel numero delle auto impiegate per l’accompagnamento scolastico nell’area del Santuario;
la realizzazione di “zone 30” o “zone a traffico residenziale” in alcune aree, come previsto dal vecchio Piano Generale del Traffico Urbano;
l’incentivazione all’utilizzo della stazione ferroviaria di Saronno Sud come interscambio auto/treno, dando maggiori informazioni all’utenza sulla possibilità di utilizzare tale stazione; creando delle condizioni di maggiore sicurezza a Saronno Sud, soprattutto in ore serali; disincentivando l’uso di Saronno Centro, anche attuandolo con un maggior controllo della sosta lunga da parte dei pendolari nelle zone limitrofe al centro; richiedendo alle Ferrovie Nord un incremento del servizio nelle ore di punta;
ribadiamo la nostra contrarietà all’apertura del centro alle auto in ore serali, apprezzando la contrarietà dell’Amministrazione Comunale a questa ipotesi e l’intenzione della stessa di ampliare la zona a traffico limitato;
nei momenti di maggior congestione (ad esempio durante le festività natalizie o nei fine settimana), porre limitazioni all’accesso alle aree centrali, realizzando piuttosto aree di parcheggio ai margini della città, collegandole al centro con percorsi sicuri e agevoli e/o mediante il servizio di trasporto pubblico.
Consiglio comunale aperto
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