Legambiente: da metà novembre a fine gennaio ritorna Mal’aria, la storica campagna delle lenzuola anti-smog.
Anni di iniziative tanto hanno cambiato nella penisola del traffico ma la battaglia continua e le motivazioni sono sempre più incalzanti e urgenti, purtroppo. Purtroppo per tante ragioni: l’entrata in vigore del protocollo di Kyoto non ha minimamente scosso politiche strutturali nella lotta all’inquinamento atmosferico; la tutela della salute dei cittadini non sempre è una priorità nelle agende politiche e, infine, i cittadini delle medie e grandi città, non sembrano voler abbandonare la “cultura dell’automobile”, sia perché non esiste spesso una reale alternativa sia perché l’informazione e la sensibilizzazione sono carenti.
Mal’aria a Saronno
Ambiente Saronno onlus, circolo di Legambiente, posizionerà 30 lenzuola anti-smog in diversi punti della città. Lo scopo è quello di monitorare il cambiamento di colore delle lenzuola in un mese di esposizione all’aria cittadina avendo posizionato i teli in zone strategiche e diverse per concentrazione di traffico, potremo notare differenze e dare una scala empirica di inquinamento in Saronno.
Contemporaneamente potremo monitorare i valori delle centraline attraverso il sito dell’Arpa Lombardia e valutare i periodi critici per la salute dei cittadini.
Il sito web dell’Arpa Lombardia è accessibile e di facile uso per tutti e si possono trovare diverse informazioni anche sui limiti di legge e sulle problematiche legate all’inquinamento atmosferico (es: pensiamo alla salute dei nostri figli) nelle zone critiche della regione, come Saronno.
http://www.arpalombardia.it/qaria/default.asp
Si potrà visitare anche il nostro sito web per seguire l’attività di monitoraggio:
http://www.ambientesaronno.it
Il Comune di Saronno
Per risolvere il problema si dovrebbero cambiare diverse cose, dall’atteggiamento dei cittadini alle decisioni dell’amministrazione comunale. In questa occasione possiamo parlare di un esempio specifico che la nostra associazione sta monitorando.
La città di Saronno ha raggiunto il limite di metri cubi costruiti, palazzi e villette hanno tappezzato il territorio urbano e la prima conseguenza è sul traffico cittadino. Saronno ha ancora un’occasione: il futuro delle aree dismesse.
Riportiamo l’esempio dell’ex Cemsa che in questo momento non viene pensata come occasione per la cittadinanza, ma per costruire ancora e ancora. Nella zona è stato progettato un parco, ma rimangono ancora diversi problemi da valutare, tra cui l’aumento del traffico cittadino.
La nostra associazione ha quindi posto alcune osservazioni sul progetto, tutte riguardanti la problematica dell’inquinamento atmosferico.
Progettazione del parco, come polmone cittadino e come zona verde usufruibile.
La qualità energetica degli edifici in progetto, per non aggravare l’apporto di inquinanti.
L’organizzazione della mobilità, fondamentale per una città già al collasso per inquinamento atmosferico.
Il Comune ha respinto le nostre osservazioni scrivendo:
“Si propone di respingere l’osservazione controdeducendo essenzialmente che essa pare non pertinente rispetto all’oggetto posto in approvazione, e ciò pur riconoscendo che sotto il profilo del merito il contributo fornito dagli osservanti potrà essere ponderatamente considerato in un successivo momento” Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale del 11 luglio 2006.
Ambiente Saronno onlus, circolo di Legambiente, è pronto a discutere la problematica in qualsiasi “successivo momento”, augurandosi che possa avvenire al più presto perché la nostra aria rimane irrespirabile e i metri cubi costruiti continuano ad aumentare.
Alla discussione porteremo anche le nostre lenzuola anti-smog, i dati del monitoraggio e tanta buona volontà. E l’amministrazione comunale che argomenti porterà per rimandare ancora il problema?
Mal’aria, per dire No allo Smog
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