Piano di governo del territorio

Suggerimenti e Proposte per la redazione del Piano di Governo del Territorio in relazione a quanto disposto dalla Legge Regionale n°12 del 11.03.2005.

Premesso che riteniamo fondamentale quanto segue:
Il metodo di predisposizione del PGT. Data l’importanza dell’argomento per l’intera collettività proponiamo che, oltre a questo primo momento di raccolta di richieste e informazioni, sia attivato un percorso di partecipazione da parte delle diverse componenti cittadine, da attuarsi in diverse possibili maniere, come ad esempio l’istituzione di un forum e/o una serie di momenti di informazione e dibattito aperti all’intera cittadinanza. Riteniamo che solo in questo modo si possa pervenire a un Piano condiviso negli obiettivi e nelle strategie, la cui attuazione resta comunque compito dell’Amministrazione. E’ per questo motivo che le presenti osservazioni sono esposte in modo sintetico, nella convinzione che siano oggetto di dibattito e di sviluppo nella predetta sede.
La valutazione di sostenibilità del Piano. La legge regionale e le normative europee e nazionali individuano nella Valutazione Ambientale Strategica lo strumento per la verifica previa degli impatti che un atto di programmazione ha sul territorio. Chiediamo quindi che tale procedura sia applicata al PGT di Saronno. Le caratteristiche che la nuova legge urbanistica regionale conferisce al Piano di Governo del Territorio, richiedono quasi naturalmente l’applicazione di una procedura di verifica, che a nostro parere (sulla base di altre esperienze consolidate) deve essere applicata secondo alcuni criteri:
definizione previa delle modalità di esecuzione della VAS;
predisposizione della VAS durante la fase di stesura del Piano e non successivamente ad esso;
stretto collegamento della VAS con la procedura partecipata indicata al punto precedente;
individuazione di un soggetto terzo rispetto agli estensori del Piano a cui sia demandata la VAS.
Solo in questo modo riteniamo sia possibile superare realmente la logica secondo la quale il Piano diventa unicamente uno strumento di gestione delle iniziative edificatorie e un territorio è valutato soltanto in termini di potenzialità volumetrica e di standard (logica che riteniamo la nuova legge urbanistica regionale tende per l’appunto a superare), per arrivare a tener conto di nuove strategie che seguano i concetti dello sviluppo sostenibile, raggiungendo così un equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Al di là di quanto sopra riportato, che riguarda il metodo generale di predisposizione e attuazione del Piano di Governo del Territorio, indichiamo di seguito alcuni punti che riteniamo debbano essere qualificanti il PGT e che sono in questa sede sinteticamente esposti, auspicando che siano oggetto di approfondimento proprio attraverso l’attivazione di strumenti di partecipazione e la predisposizione della VAS.
Che sia data importanza prioritaria al riequilibrio tra aree edificate a aree non edificate e/o ad uso pubblico.
Che sia posta particolare attenzione alle realizzazione e sviluppo di una rete di percorsi pedonali e ciclabili avente una struttura organica e coerente, eliminando le frammentazioni e le barriere esistenti, con particolare attenzione ai percorsi
casa-scuola. Collegato a ciò si richiede che in sede di rilascio di autorizzazioni edificatorie sia contemplata la cessione, da parte dei proponenti l’iniziativa, di porzioni di aree da destinare a questo scopo.
Che sia verificata, monitorata nel tempo ed aumentata la disponibilità di verde pro-capite a disposizione dei cittadini e che lo stesso sia realmente fruibile e non assuma caratteri di semplice area pertinenziale ad interventi edificatori.
Che sia al più presto completato l’iter di predisposizione della Classificazione Acustica del territorio comunale e che tale strumento di pianificazione (che è subordinato al PGT e ha carattere di piano di settore) contempli un regolamento e strumenti di controllo e valutazione dei livelli di inquinamento acustico nel territorio.
Che il PGT sia coordinato con il nuovo PGTU, in particolare per quanto attiene la rete viaria, il sistema dei parcheggi ed il sistema dei trasporti pubblici.
Che all’interno del PGT siano individuati degli specifici strumenti di salvaguardia, miglioramento e ripristino dei corridoi ecologici che interessano il territorio saronnese, in particolare il corso del torrente Lura.
Che all’interno del PGT siano individuati degli specifici strumenti di salvaguardia e di miglioramento delle aree agricole, onde preservarne ed esaltarne il ruolo ecologico e paesaggistico.
Che si ponga risalto, nello strumento generale di Piano e negli strumenti di settore, alla necessità di un miglior uso delle risorse. Ciò significa individuazione di criteri e regole per la progettazione ed edificazione che favoriscano e promuovano il risparmio energetico e la riduzione dei consumi (miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, separazione di reti, incremento nell’uso delle fonti rinnovabili, ecc.), prevedendo a tal fine incentivi economici e significative riduzioni di imposta a chi attui provvedimenti in tal senso.


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